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SANT'IPPOLITO (PU)

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UN PO’ DI STORIA

Nell’entroterra delle colline marchigiane, in provincia di Pesaro e Urbino, si trova il Comune Sant’Ippolito. Il Capoluogo sorge alla sommità di un colle, a breve distanza dalla sponda destra del basso Metauro, circondato da un ameno paesaggio di campi coltivati tipici delle colline marchigiane: fondato dai tra il VI e il VII secolo, deriva il suo nome da un’antica basilica che sorgeva a Fossombrone, lungo la via Flaminia dedicata ai santi Ippolito e Lorenzo.

Sant’ippolito è noto per l’attività dei suoi scalpellini e marmisti che fin dal secolo XIV (e forse già in epoca romana) iniziarono a utilizzare le locali cave di pietra arenaria e gesso, abbellendo con i loro lavori le chiese e i palazzi nobiliari in tutto il centro Italia.
Un’arte, quella degli scalpellini, che ha trasformato Sant’Ippolito in un piccolo museo all’aperto dove quasi ogni casa si fa notare per la presenza di nicchie con immagini sacre, portali, mensole, cornici e varie decorazioni.
Entro la cinta murata è la chiesa di S.Antonio e San Giuseppe che è La chiesa degli scalpellini: al suo interno si trovano ben cinque altari policrome in pietra arenaria; la sesta , forse la più bella ,è stata trasferita a inizio ‘900 nella chiesa parrocchiale di
S.Ippolito.

Degna di nota è la Torre dell’ Orologio detta “il Campanile” (XVIII sec) che sovrasta l’Arco (X sec) di ingresso alla Rocca che Federico da Montefeltro fece fortificare da Francesco di Giorgio Martini a difesa del confine del suo territorio con quello fanese.